Voglio dividere questo post in due parti. Perchè vi chiederete. Perchè per parlare del potere della comunicazione integrata è bene partire dalle origini e il percorso è piuttosto lungo.

Iniziamo allora.

In principio fu la copy strategy.  Ci sono un mittente, un messaggio e un destinatario. Per raggiungere il ricevente del messaggio si usano un canale, un codice e si fa attenzione al contesto. Detta così sembra una barzelletta e invece la Copy Strategy è stato un modello comunicativo molto seguito, fino ai giorni nostri addirittura.

Alla base di questo modello ( datato anni 60) c’era proprio l’idea che la comunicazione pubblicitaria fosse un processo comunicativo complesso date le innumerevoli variabili che intervengono sulla ricezione e data la combinazione di percezione e persuasione che sta alla base di tutto.

Quindi, semplificando, se sai risponedere alle domande giuste, creerai il messaggio pubblicitario perfetto. Chiedersi a chi mi rivolgo per conoscere il target, perchè acquistare prodotto per conoscere la consumer’s benefit, come parlo al target per utilizzare il giusto tone of voice e così via.

Aggiungere una buona dose di creatività non guasta e può fare proprio la differenza.

Seguendo questo ragionamento abbiamo aconosciuto la pubblicità informativa, la comunicazione prodotto-centrica, l’avvento dellapromozione e la pubblicità emozionale. E fino a qui il cliente è sempre e solo il destinatario. Anche passivo se vogliamo.

Ma come si convinceva questo ignaro cliente senza diritto di replica? Si convinceva impiegando al meglio il testo e le immagini. Il Visual e il Copy. E qui arriviamo al primo grande nodo della questione.

Ricordate che la comunicazione pubblicitaria di qualsiasi tipo, dal cartellone per strada al volantino volante fino al sito web e alla landing page, è sempre e dico sempre una combinazione di testo e immagine. Proprio dalla combinazione di questi elementi nasce la magia. Certo, ci saranno casi in cui l’uno avrà la precedenza sull’altro o campagne pubblicitarie fatte di solo testo, ma quando si comunica, l’unione fa davvero la forza.

Questo esempio parla da solo:

Solo immagini senza significato?

Guardate bene.

Ora è tutto più chiaro giusto?

Saper dosare e fondere il gusto delle immagini al potere delle parole è un’arte da veri chef creativi. Quindi non sottovalutate nè l’uno nell’altro aspetto per una comunicazione di successo. Non siete ancora convinti? Volete qualche altro esempio?  I meme che girano sui social, i video virali, le infografiche, tutti strumenti di visual content efficaci e di valore.

Anche nell’era del contenuto non abbandoniamo le immagini. E nell’epoca della comunicazione per immagini facciamo molta attenzione al valore dei testi.

Quindi, prima di passare alla seconda parte della storia voglio farvi una raccomandazione: non affidate la vostra comunicazione professionale alle abilità grafiche di vostro nipote o alla potente scrittura di un dipendente con aspirazioni da scrittore.